Don’t Play with food è una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare nata da un’osservazione agghiacciante: quasi un miliardo di persone nel mondo è malnutrito o soffre la fame. E spesso non per sfortuna o destino, ma per precise scelte politiche. Da qui l’idea di sviluppare una strategia di comunicazione volutamente non “istituzionale”, ma “educational” per aiutare le persone a diventare più consapevoli delle proprie scelte alimentari, evitando spreco di cibo e cattivo uso delle risorse a nostra disposizione.
La Teca di Marta Salvucci
Il Bidone di Angelo Mozzillo
Non lo faresti mai – Soldi; Non lo faresti mai – Orecchini; Non lo faresti mai – Benzina di Alessandro Maria Buonomo
La campagna è stata realizzata all'interno di un progetto didattico legato alla comunicazione sociale e a temi sensibili per la comunità globale. In questa occasione, gli studenti si sono confrontati con il tema proposto e hanno lavorato alla produzione seguiti dai tutor e docenti Carlo Arturo Sigon, Carlotta Tessarolo e Arianna Pregagnoli.
Durante questa esperienza, inoltre, hanno potuto contare sul sostegno e la cooperazione di associazioni settoriali nazionali e territoriali di primaria importanza, di numerosi partner tecnici e sulla collaborazione con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado (edi, Genderconsult, BCM, Accademia di Belle Arti di Brera).
In La Teca (Spot, 0' 47''), il cibo, a causa dello spreco, è diventato inaccessibile come lo è una tavola imbandita in una teca di vetro. In Il Bidone (Spot, 0' 50''), un secchio per i rifiuti si anima e si nutre goloso del cibo che il protagonista, invece, getta nauseato. Negli spot Non lo faresti mai – Soldi (Spot, 0' 36''); Non lo faresti mai – Orecchini (Spot, 0' 43''); Non lo faresti mai – Benzina (Spot, 0' 39''), i messaggi contro lo spreco sono annunciati in modo diretto e chiaro dalla voce di Giobbe Covatta e attraverso situazioni paradossali.
Campagne sociali
Le campagne sociali sono prodotte dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti in collaborazione con enti, associazioni e organizzazioni no-profit, nonché con il supporto di diversi sponsor tecnici e sale cinematografiche del territorio. Sono il risultato di un percorso programmato nella didattica e legato alla comunicazione sociale e a temi sensibili per la comunità globale durante il quale gli studenti del terzo anno, guidati da docenti tutor ed esperti del settore, si sono confrontati con problematiche delicate come la violenza sulle donne, il razzismo, lo spreco del cibo e il riciclo della plastica.