Tekla Taidelli


Nel 2002 si diploma in Regia alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano dove segue anche il corso di Filmmaker.

Si occupa sempre di cinema nel sociale cercando un legame con la strada con l’espressione più dura e radicale del vivere, dai punk, alla droga, alle piazze, alle borgate, alle carceri, agli homeless, agli immigrati, fino alle tribù beduine del Sud Sinai, con un ‘neorealismo underground’, come lei ama definirlo. Viene conosciuta nel 2004 con il suo primo lungometraggio Fuori vena dove è autrice e attrice, selezionato al 58° Festival di Locarno e vincitore del XXIII Sulmona Film Festival, storia d’amore e tossicodipendenza, oggi un culto nel cinema indipendente. Poi i più noti: My Big-Assed Mother, corto in cui il regista Abel Ferrara per la prima volta sullo schermo, interpreta lo scrittore Charles Bukowski, presentato nel 2012 all’IRRF (International Film Festival Rotterdam) e il documentario del 2020 Bedu Beddna Naiesh (Vogliamo Vivere) sulle tribù Beduine del Sud Sinai, ridotte a coltivare e trafficare, in appalto con la polizia egiziana, oppio, unica loro fonte di sostentamento, oggi distribuito da Prem1ere Film.

Nel 2013 fonda la SCUOLA DI STREET CINEMA dove insegna la sua idea di cinema, ‘dar voce agli invisibili’, e lo fa con testi di letterati famosi (Shakespeare, Bukowski, Kerouac, Pasolini, Kafka), adattati a temi di grande attualità.

La scuola nel 2020 con il corto Amleto, IV edizione, Shakespeare interpretato dagli homeless di Milano, partecipa al Filmmaker Fest al Cinequest e all’Ischia Film Festival.

Nel 2021 con Il Capitano è fuori a pranzo, V edizione, Bukowski interpretato dagli homeless di Milano, vince il Nòt Film Fest come corto sperimentale e la menzione speciale al Caorle Film Festival e con il corto Poesie in forma di rosa, VII edizione, Pasolini interpretato dai pescatori di Kalamata è ospite al Festival del Peloponneso con gli allievi dell’Athens School of Fine Arts. Nel 2022 con la X edizione, è alla Summer School della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano e realizza ‘La 12a notte’ di Shakespeare con gli immigrati di Stazione Centrale a Milano.

Nello stesso anno prodotta da Illmatic Film Group, con Tommaso Lusena, dop di Franco Maresco, gira il medio 6:06 ora in finalizzazione.

Dal 2020 è arte terapeuta con il cinema, utilizza il video nelle relazioni d’aiuto creando cortometraggi sulle emozioni disturbanti, lavora presso la comunità per le tossicodipendenze SAMAN e i centri per minori ROSA DEI VENTI e KAYROS dove ha realizzato il documentario Pinocchio Trap.