Dopo una lunga e fortunata circuitazione nell’ambito di prestigiosi festival italiani e internazionali è ora online sul sito della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Minör, il documentario diretto dai giovani diplomati Cinema Matteo Bontempi, Giacomo Mantovani, Andrea Panni, Pietro Repisti.
Vincitore del bando SIAE Per chi crea 2018 riservato a progetti volti alla traduzione in altre lingue e la relativa distribuzione e promozione all'estero, nei settori Cinema - Libro e lettura, Minör è stato presentato a Visioni dal Mondo 2019 (IT), Modena Viaemilia@docfest 2019 (IT), The Workers Unite Film Festival 2020 (US), Short. Sweet. Film Fest. 2021 (US) e Filmstrip International Film Festival (RO), è stato semifinalista al Barcelona International Film Festival e nominato come Best Student Film 2021 per gli ARFF Paris // International Awards e ha ricevuto il Certificate of Merit al Rochester International Film Festival (US).
Nel 2020, il film è stato inoltre proiettato al Cinema Mexico di Milano e proposto in streaming sulla piattaforma del Cinema Beltrade “Beltrade sul Sofà”.
Ambientato a Frontale, un piccolo paese della Valtellina, Minör scava in profondità nella memoria per raccontare, attraverso le testimonianze di alcuni tra gli ultimi minatori italiani, la dignità di un mestiere che va scomparendo e il senso di appartenenza ad una comunità ormai quasi invisibile. Racconto intimo e profondo, il film è anche una testimonianza preziosa e rara di una delle poche miniere di quarzite ancora attive in Italia. Passano gli anni e, nonostante nelle viscere della galleria cambino le tecniche e le condizioni di lavoro, in superficie, ancora vive l’orgoglio di essere minör.
Minör è stato realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e con il supporto del Comune di Sondalo, Assessorato alla Cultura, Minerali Industriali.
Il comunicato stampa
Minör
di Matteo Bontempi, Giacomo Mantovani, Andrea Panni, Pietro Repisti
Italia 2019
documentario - 32' - HD
Frontale è un piccolo paese dell’alta Valtellina, i cui abitanti da generazioni tramandano il mestiere del minör, del minatore. Attraverso le testimonianze di alcuni tra gli ultimi minatori italiani si costruisce la narrazione di un mestiere ormai dimenticato, ma non del tutto scomparso, dove l'esperienza, le conoscenze pratiche e la trasmissione dei saperi professionali uniscono i lavoratori di oggi a quelli di ieri in un senso collettivo di appartenenza. Il lavoro del minatore, che ha da sempre caratterizzato questa comunità, rischia oggi di scomparire di fronte alla difficoltà delle nuove generazioni di intraprendere questo mestiere, ai progressi tecnologici e alla minor necessità di manodopera.
Il documentario porta sullo schermo il fragile legame tra le condizioni di lavoro nella galleria negli anni Cinquanta e la freddezza dei macchinari moderni, a discapito degli stereotipi che spesso erroneamente leghiamo all’immagine del minatore con piccone e lanterna.
Nonostante cambino le tecniche e passino gli anni, come nelle viscere della galleria il lavoro duro e lo spirito di solidarietà sono rimasti invariati nel tempo, così in superficie ancora vive l’orgoglio di essere “minör".