"La perizia tecnica, se uno la possiede veramente, m’ha detto più d’una volta Visconti, non dovrebbe mai farla vedere; dovrebbe, anzi, gettarsela alle spalle e rischiarla, ogni volta, come se fosse la prima. Ora noi sappiamo che ciò che fa rischiare la tecnica ogni volta si chiama grazia".
Luchino di Giovanni Testori (Feltrinelli Editore)
Conversazione di Giovanni Agosti
Lunedì 28 novembre, ore 18.15
Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - viale Fulvio Testi, 121
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Considerato perduto, questo straordinario ritratto di Luchino Visconti per mano di Giovanni Testori, è inaspettatamente riemerso. Era stato scritto nei primi mesi del 1972, dopo Morte a Venezia e mentre era in corso la lavorazione di Ludwig.
Di lì a poco la memorabile rottura tra i due con la decisione, dichiarata (ma evidentemente non portata a termine), di distruggere il manoscritto. Luchino costituisce un profilo, a più strati, di una delle grandi personalità della cultura del XX secolo, osservato dall’interno e dall’esterno, da uno scrittore, che si era trovato in più occasioni a collaborare con lui – dalla sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli alle messinscene di L’Arialda e La Monaca di Monza.
Testori fa venire a galla tratti caratteriali, caratteristiche espressive, modi di vivere e di amare di Visconti, nel tentativo di centrarne quella che una volta si sarebbe chiamata la “poetica”. Nella strabordante letteratura che riguarda il regista milanese questa voce si staglia per rigore di analisi e lucidità di sintesi.
Il libro, che doveva uscire verosimilmente da Feltrinelli nel 1972, è accompagnato da un saggio introduttivo, da una postfazione e da note di commento di Giovanni Agosti, vòlti a chiarire le molteplici allusioni disseminate nel testo, che si pongono altresì come punti di partenza o di verifica per indagini sulle interferenze tra i due autori, Visconti e Testori, e sui loro mondi, contigui ma distanti, con affondi sulle case, le collezioni d’arte, le amicizie. Completa il volume una ricca iconografia di immagini e scatti fotografici.
Giovanni Testori
Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923 – Milano, 1993), critico d’arte, poeta, autore teatrale e romanziere, è stato tra le personalità intellettuali più complesse e importanti del secondo Novecento. Feltrinelli ha pubblicato I segreti di Milano (2012), Il ponte della Ghisolfa (2013), La Gilda del Mac Mahon (2014), Il Fabbricone (2015), L’Arialda (2017), Il dio di Roserio (2018), Gli angeli dello sterminio (2019) e In exitu (2020).
Giovanni Agosti
Giovanni Agosti, nato a Milano nel 1961, insegna Storia dell’arte moderna all’Università statale di Milano. Ha scritto, per Feltrinelli, Su Mantegna. I. La storia dell’arte libera la testa (2005), Giovanni Frangi alle prese con la natura (2008) e Le rovine di Milano (2012). Sempre per Feltrinelli, nel 2015 ha curato una nuova edizione del Gran teatro montano di Giovanni Testori e Prove di autobiografia (2019) di Luca Ronconi.