Il concorso Fabrizio Pesiri – Opera Prima, il premio del Festival Libero Bizzarri dedicato ai nuovi autori, ha visto vincitore il documentario Esseri Urbani di Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi e Simone Pontini, diplomati alla Civica. La giuria, composta dalla Fondazione Bizzarri, dal Laboratorio Teatrale Re Nudo e da Giungla Collective, ha fornito la seguente motivazione: “Esseri Urbani è un grido di resistenza e dignità che attraversa le crepe della Milano gentrificata. Con uno sguardo sincero e coraggioso, il film restituisce voce a chi viene relegato ai margini, trasformando la lotta per il diritto alla casa in un inno di comunità e umanità. Una narrazione potente che ridisegna la mappa della città, partendo dai suoi volti più autentici”.
Il Premio della Giuria Under 35 è stato conferito al documentario Fuochi di Ruben Gagliardini (anch’esso diplomato alla Luchino Visconti) con questa motivazione: “Il tema, quello dei frequenti e numerosi incendi in Sardegna, è trattato con incisività e grande delicatezza. Oltre alla potenza del soggetto, ne abbiamo apprezzato lo sguardo poliedrico, la varietà di linguaggi e prospettive, che rendono la visione del documentario un’esperienza immersiva: le operazioni del Corpo Forestale seguite da vicinissimo si uniscono a momenti legati alle tradizioni popolari sarde. Il risultato è un lavoro che restituisce la complessità di un territorio e di un fenomeno, una messa a fuoco su una questione scottante dalla grande forza evocativa e dall’indubbio valore estetico”.
Esseri urbani
di Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi, Simone Pontini
Lo spazio urbano è il teatro del conflitto dove paradossalmente l’essere umano si trova a dover attuare un processo di adattamento: una lotta alla sopravvivenza fatta di oppressi ed oppressori. In questo scenario, dove la classe di appartenenza fa da discriminante, Esseri Urbani vuole dare voce alla Milano sommersa, a quelle realtà nascoste e schiacciate dalla grande idea diffusa di ‘‘città progresso’’. Un viaggio, a tratti surreale, che vuole dare visibilità e dignità a coloro che vengono considerati ‘‘gli ultimi’’.
Fuochi
di Ruben Gagliardini
Il cambiamento climatico ha allungato la stagione secca e con essa anche quella degli incendi. La colpa dei roghi viene attribuita ai piromani, al sistema di prevenzione e all’incuria umana. Oggi il fuoco è diventato simbolo di morte e distruzione. Eppure, è proprio attorno a esso che si è sviluppata la civiltà. Fin da tempi arcaici, l’abilità nel saper sfruttare, indirizzare e combattere il fuoco ci differenzia dagli altri esseri viventi.
“Fuochi” è un documentario corale che invita a ricostruire il rapporto perduto tra uomo e fuoco. Una narrazione al plurale che prende vita in Sardegna, una regione afflitta sempre più duramente dalla piaga degli incendi estivi. Un territorio dove la lotta allo spegnimento si mescola ai racconti di chi subisce le fiamme sulla propria pelle; persone, flora e fauna senza discriminazione alcuna. Sullo sfondo tradizioni e canti di un popolo, quello sardo, che convive da sempre con la bellezza e l’asperità della natura.