Il monte interiore, cortometraggio realizzato da Michele Sammarco, ex studente della Civica di Cinema diplomato in Regia, alla 27° edizione Film Festival della Lessinia si aggiudica il Premio del Curatorium Cimbricum Veronense in ricordo di Piero Piazzola e Mario Pigozzi al miglior film di un/a regista giovane.
Il Film Festival della Lessinia è, in Italia, l’unico concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato a cortometraggi, documentari, lungometraggi e film di animazione sulla vita, la storia e le tradizioni in montagna. Nato nel 1995, su iniziativa dell’associazione Curatorium Cimbricum Veronense, come rassegna videografica dedicata alle montagne veronesi, il Film Festival ha via via allargato il suo interesse alle montagne di tutto il mondo, escludendo per regolamento le opere dedicate allo sport e all’alpinismo.
Il monte interiore
di Michele Sammarco
Sui Colli Euganei, tra le nebbie invernali, un uomo ascolta preoccupato il raglio dell’asino Giorgio, diverso dal richiamo che udiva ogni giorno. Il suo animale è malato e rifiuta di muoversi, così il fattore chiede consiglio al prete del paese. Ma il giovane parroco non può aiutarlo, non concede alcuno spazio alle vecchie credenze popolari: solo la perpetua si avvicina, porgendogli un sacchetto di sale. Salendo la montagna c’è una piccola chiesetta e dentro una statua di Sant’Antonio, che può benedire quel sale e far guarire Giorgio. Michele Sammarco si affida ad attori non professionisti ed esplora un mondo contadino popolato da sogni e antiche tradizioni mai scomparse, ma celate alla vista come braci ancora accese sotto la cenere. Il suo obiettivo oscilla tra la materialità della terra, del fango e delle bestie e una dimensione onirica, che si accende come fiamma a lungo attesa.