Altiero Spinelli (1907 –1986) fece di tutta la sua vita una battaglia in favore della costruzione di una Europa politica a modello federale. Nel giugno del 1941, durante il soggiorno forzato sull'isola di Ventotene, Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e di Eugenio Colorni, scrisse il documento con il quale gettò le fondamenta del movimento federalista europeo: il Manifesto di Ventotene; lo scopo la creazione di un’Europa libera, unita, senza più guerre e conflitti.
Spinelli ebbe, quindi, una parte rilevante nella nascita e nella definizione in chiave moderna del concetto di Europa. Lo stesso lavoro di traduzione si fa promotore di questi ideali permettendo la comunicazione tra popoli e culture diverse, oltre ogni confine.
Per raccontarvi la storia di Spinelli vi consigliamo la visione del film Un mondo nuovo di Alberto Negrin (Italia, 2014)
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Un mondo nuovo
Alberto Negrin, 2014
Anni Quaranta. Nello scenario selvaggio e arretrato dell'isola di Ventotene, un gruppo di pensatori illuminati, costretti al confino per le loro idee antifasciste, scrivono un documento che passerà alla storia come la pietra miliare per la costruzione dell'Europa unita: il Manifesto di Ventotene. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi sono uomini e donne perseguitati dal regime mussoliniano, eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista: comunismo, socialismo, azionismo, cristianesimo democratico, anarchismo. Una vicenda pubblica e privata, una pagina cruciale della storia italiana e mondiale.
Una curiosità
Il Manifesto fu diffuso clandestinamente grazie ad alcune donne che lo portarono sul continente dall'isola di Ventotene e lo fecero conoscere agli ambienti dell'opposizione di Roma e Milano, come Ursula Hirschmann e Ada Rossi.
Decisivo fu sicuramente il contributo di Ursula, moglie di Colorni che, non essendo confinata e avendo la possibilità di mantenere rapporti costanti col marito, riuscì a far giungere lo scritto nella penisola e a diffonderlo. Secondo la versione più suggestiva, il testo, per mancanza di carta, fu scritto sulla carta da sigarette e, per evitare i controlli della polizia, nascosto nel ventre di un pollo arrosto e portato sul continente dalla Hirschmann stessa.