Storm D'Amico e Rachele De Salvo, montatrici del suono, diplomate lo scorso luglio, accederanno a Becoming Maestre, la prima iniziativa di mentoring di alto livello e accesso al lavoro per una nuova generazione di talenti femminili dietro la macchina da presa. Il progetto, ideato e organizzato da Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello e Netflix, nasce con l'obiettivo di offrire un percorso di mentoring a 20 candidate under 35 che aspirano a diventare registe, direttrici della fotografia, montatrici, montatrici del suono e/o foniche di mix.
Al termine del percorso, 4 tra le candidate avranno la possibilità di ottenere una proposta di lavoro come assistenti su un film o una serie Tv in cui Netflix è coinvolta.
Storm e Rachele sono state scelte tra una rosa di candidate da una giuria d'eccezione composta, oltre che dalla Presidente dell'Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis, da Maestre e Maestri del cinema quali: Daniela Bassani, Luca Bigazzi, Esmeralda Calabria, Francesca Cima, Francesca Comencini, Ivan Cotroneo, Daria D’Antonio, Walter Fasano, Francesco Tumminello.
Durante il percorso le giovani professioniste avranno l'occasione di incontrare grandi personalità dell’industria audiovisiva italiana ed internazionale che affiancheranno i mentori in occasione delle masterclass collettive.
Storm e Rachele si raccontano
Abbiamo fatto due chiacchiere con le protagoniste dell'avventura. In una breve intervista ci raccontano la loro esperienza e le loro aspettative.
Vi siete diplomate: dell'esperienza alla Civica Scuola di Cinema cose volete tenere?
S: "Dall'esperienza in Civica, tra alti e bassi come ogni romanzo di formazione che si rispetti, vorrei conservare i sentimenti tra dedizione e spensieratezza verso il lavoro, la formazione tecnica ma soprattutto umana e la condivisione di momenti con persone aventi i miei stessi interessi e obiettivi".
R: "Dell’esperienza in Civica voglio tenere tutto ciò che mi ha dato, nel bene e nel male. Ho passato tre anni molto importanti della mia vita in cui sono cresciuta sia come professionista sia come persona e lo devo ai miei insegnanti ma anche molto ai miei colleghi".
Come vi affacciate al mondo del lavoro?
S: "Mi affaccio al mondo del lavoro non precludendomi nulla: i salti nel vuoto sono necessari quando ne valgono la pena. Capire i propri limiti e superarli con impegno e buona volontà".
R: "Non credo ci sia una vera risposta a questa domanda. Il mondo del lavoro decide come puoi affacciarti, tu puoi solo decidere se rispondere o no, la cosa importante è ascoltare e sapersi far riconoscere nella maniera giusta."
Cosa vi aspettate da questo master?
S: "La giovane età, le idee, l'impegno e la voglia di eliminare alcuni meccanismi tossici che il cinema possiede al proprio interno, soprattutto nei confronti di giovani professioniste, sono le armi che abbiamo per rendere il cinema il luogo in cui dimostrare chi siamo. Da questo master mi aspetto un preludio di quello che sarà il mio futuro lavorativo e personale: un ambiente in cui ci si sostiene a vicenda anche nelle idee folli e le paure e i timori si trasformano in arte e riscatto".
R: "Dal master mi aspetto ciò che mi vuole dare, ho imparato a prendere ciò che mi viene dato senza discriminazioni. Credo che ogni esperienza possa essere utile nella vita, questa nello specifico per quello che sto vivendo mi sta dando tanta speranza e forza".